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Proseguiamo le nostre escursioni in giornata in Sardegna. Questa volta approfittando del periodo ancora di bassa stagione, ci dirigiamo con il nostro bus verso l’isola di San Pietro nella parte sud occidentale della Sardegna.

Poiché l’isola è raggiungibile solo via mare, ci imbarchiamo con il traghetto da Portovesme fino a Carloforte, l’unico centro abitato dell’isola di San Pietro.

Come arrivare nell’isola di San Pietro?

Il traghetto non si può prenotare in anticipo ma è possibile comunque consultare gli orari di partenza sul sito della compagnia marittima, è consigliato arrivare circa un’ora prima e la traversata dura circa 40 minuti.

L’isola è raggiungibile anche dal porto di Calasetta nell’isola di Sant’Antioco. In periodo di alta stagione consiglio di prendere direttamente anche biglietto per il rientro per non rischiare di non trovare il posto nell’orario desiderato.

Le temperature sono ancora piacevoli e l’isola non è ancora stata presa s’assalto dal turismo di massa. In lontananza vediamo le casette colorate e ci prepariamo a vedere un po’ di Liguria in Sardegna.

Sapevate che un un gruppo di coloni liguri provenienti dall’isola tunisina di Tabarca si trasferì nell’isola intorno al 1738? Si stabilirono nell’isola di San Pietro creando un insediamento fortificato portando le proprie usanze tra cui la lingua tabarchina, ancora oggi parlata nell’isola.

Itinerario

Il nostro itinerario prevede un tour dell’isola; ci allontaniamo dalla cittadina di Carloforte per poi ritornare più tardi.

La nostra prima tappa si trova nella punta più occidentale dell’isola: Capo Sandalo. Arrivati a destinazione ci troviamo di fronte ad una vista eccezionale, un punto panoramico imperdibile dove sul promontorio roccioso è situato il faro più occidentale d’Italia.

Non lontano da questa imponente scogliera si trova l’oasi di Cala Fico, un fiordo calcareo caratterizzato da una piccola spiaggia di grossi ciottoli. Un promontorio di calcare bianco domina il paesaggio e contribuisce a creare un’atmosfera selvaggia e incontaminata.

Il nostro tour del isola prosegue nella spiaggia di La Bobba, la spiaggia più famosa dell’isola di San Pietro. Circondata dalla macchia mediterranea, è riparata dal maestrale e il mare è quasi sempre molto calmo.. tranne il giorno della nostra visita!

Cosa è la Bobba?

La spiaggia deve il suo nome al tipico piatto la bobba, si tratta una minestra a base di fase secche e spesso era gustata dai pescatori della zona.

Nelle vicinanze della spiaggia di La Bobba si trovano le famose Colonne, due faraglioni in trachite che emergono dall’acqua, uno fu gravemente danneggiato durante l’alluvione del 2013, si tratta di un monumento naturale che merita sicuramente una visita.

Secondo la leggenda, il protettore dell’isola San Pietro, avrebbe tramutato due mostri marini in pietra per poter difendere l’isola.

Dopo la visita alle spiagge più belle dell’isola di San Pietro.. si mangia!

Quello che non manca mai nei nostri viaggi di gruppo è l’assaggio dei piatti tipici di ogni luogo che visitiamo e perciò ci dirigiamo verso Carloforte.

Cosa vedere a Carloforte?

Carloforte è il più grande centro abitato dell’isola caratterizzato da quartieri ricchi di elementi tipici dei paesi della costa ligure. Queste particolarità derivano dalla storia della fondazione della città: un’unione di Sardegna, Tunisia e Liguria.

Carloforte nasce nel 1738 quando venne colonizzata da pescatori liguri provenienti dall’isola di Tabarka in Tunisia, fuggiti a causa delle scorrerie dei pirati saraceni. Il re di Sardegna, Carlo Emanuele, diede il permesso ai pescatori di stabilirsi nell’isola di San Pietro, in suo onore la città venne chiamata Carloforte.

Proprio sul lungo mare si trova la statua Carlo Emanuele III con due figure inginocchiate, una schiava tabarkina e uno schiavo moro. La statua fu voluta proprio dai carlofortini per ringraziare il re per aver dato la possibilità di trasferirsi sull’isola e continuare le loro attività commerciali.

Ci immergiamo subito nei carrugi del centro storico dove è evidente il mix di culture che caratterizza la città. Troviamo subito l’arco di via Solferino con la bellissima scalinata e proseguiamo per i vicoletti caratterizzati da scorci unici.

Proseguiamo la passeggiata nel centro storico e arriviamo alla chiesa della Madonna dello Schiavodove all’interno si trova la statua lignea che ogni anno viene portata in processione e  ricorda la leggenda di uno schiavo carlofortino venduto a Tunisi.

Per concludere in bellezza non possiamo andare via da Carloforte senza avere assaggiato il famoso tonno locale.

Il tonno è il protagonista assoluto della festa del girotonno che si tiene ogni anno ai primi di giugno.